Rivolta dei forconi

In questi giorni si sente parlare su tutti i media soltanto di questi famigerati forconi, ora tralasciando il dibattito sulle modalità giuste o sbagliate, rinviando per il momento le motivazioni della protesta (che in molti casi si fondano su veri problemi che la politica non é mai riuscita ad affrontare), vorrei porre una solo domanda a tutte le persone scese in piazza, chi avete votato negli ultimi dieci anni?

Perché é facile incolpare la classe politica quando tutto va male, ma il vero coraggio sta nel denunciare gli errori prima che le conseguenze si verifichino... Sono convinto che la maggioranza di coloro che oggi sono a protestare erano ben contenti di elargire i loro preziosi voti, in cambio dell'abolizione dell'ICI.

Ora passando ai vari presunti motivi della rivolta, abbiamo piccoli imprenditori che vogliono meno tasse, disoccupati che chiedono lavoro, studenti che vogliono più borse di studio, e mi fermo qui visto che si potrebbero scrivere pagine e pagine, su una cosa però sono tutti d'accordo, mandare a casa i politici, una cosa però che vorrei veramente capire è, dopo aver mandato a casa i politici cosa si fa... È si perché questo è il vero punto, cosa fare dopo, non tanto chi (anche se questa sarebbe un altra bella questione su cui rispondere) ma cosa fare, su questo nessuno in piazza sa come rispondere, infatti ci si sofferma troppo sui problemi, ma mai sulle soluzioni, e perché soffermarcisi, quello dovrebbe essere il compito dei politici, ma se mandiamo a casa tutti i politici chi rimarrà a risolvere i problemi, chi ci sarà a scegliere se diminuire le tasse e dare respiro alle piccole imprese o aumentarle per offrire più borse di studio, perché non si può accontentare chiunque ma bisogna sempre fare una scelta, e quale sarà la scelta di una piazza impazzita...